Partiamo da questa notizia: il bonus 350 supporto formazione e lavoro non è una cosa scontata! Occorre, infatti, che tu rispetti determinate regole per non rischiare di perdere i soldi.
Ecco cosa devi fare.
Bonus 350 euro: cosa fare per ottenerlo?
Iniziamo dal principio, ossia da cosa fare per ottenere il bonus 350 euro supporto formazione e lavoro:
- il bonus da 350 euro non ti sarà erogato automaticamente al momento della registrazione sulla piattaforma
- tra la registrazione e l’inizio delle attività di politica attiva, dovrai prima caricare il tuo patto di attivazione digitale, dove indicare tre agenzie formative
- nel patto di attivazione digitale, poi occorrerà che tu scelga i percorsi per i quali dovrai confermare la presenza
Solo da questo momento, riceverai il bonus mensile. Come? Direttamente come accredito da parte dell’Inps (i dettagli qui).
Se, invece, hai già attivo il tuo PAD – ad esempio se sei iscritto al Programma GOL – allora per te i tempi si riducono: occorrerà semplicemente aggiornare il Piano di Attivazione Digitale con le nuove misure da seguire e inizierai subito a ricevere il bonus 350 euro.
Come non perdere il bonus 350 euro supporto formazione lavoro
Ma come sarà l’erogazione del bonus?
Innanzitutto, non necessariamente continuativa. Perché nel caso in cui trovi un’occupazione a tempo determinato dopo pochi mesi di partecipazione alle misure di politica attiva, il bonus ti sarà sospeso. Per poi riprendere nel caso di non conferma del lavoro. Fino al limite massimo di 12 mesi.
Una volta ottenuto il bonus 350 euro supporto formazione lavoro dovrai anche mantenerlo! Anche in questo caso occorre rispettare determinate regole.
Eccole qui:
- confermare la tua presenza ai corsi di formazione
- confermare trimestralmente la frequentazione alle misure
- accettare la prima offerta di lavoro congrua
E sei hai altri redditi?
Anche in questo caso, il fatto di avere altre entrate non è un problema, perché puoi mantenere il bonus da 350 euro con la seconda entrata non superiore ai 3.000 euro lordi l’anno. Ovviamente deve essere tutto comunicato tempestivamente all’Inps.
In caso di mancata comunicazione, le complicazioni non mancano: si può arrivare ad una reclusione da due a sei anni per “indebita percezione” del bonus.