È uno degli elementi centrali del nuovo supporto formazione e lavoro. Ma cosa è il Patto di attivazione digitale? E a cosa serve?
Cosa è
Il Patto di attivazione digitale è la tua carta d’identità nel percorso del supporto formazione e lavoro. È il documento con cui il ministero e l’inps riusciranno a indirizzarti verso il percorso migliore in attesa della tua nuova occupazione.
Nel piano di attivazione digitale (come si vede nella cattura in basso) occorre inserire alcune informazioni tecniche:
- la sottoscrizione della cosiddetta DID, ovvero la dichiarazione di immediata disponibilità con cui certifichi di poter partecipare ad azioni di politiche attive del lavoro
- la scelta di almeno tre agenzie per il lavoro (come Time Vision) da prendere come riferimento per ogni misura attivata per te (formazione, orientamento al lavoro, accompagnamento)
- l‘impegno a partecipare ai percorsi individuati per te
Una volta attivato, il PAD dovrà essere “accettato” dall’Inps e dal Ministero. Quando l’Inps invierà telematicamente il via libera al tuo piano di attivazione digitale, allora il tuo percorso nel supporto formazione e lavoro inizierà, anche con l’arrivo del bonus da 350 euro.
A cosa serve il Patto di attivazione digitale
Capito cosa è, occorre adesso vedere a cosa serve il Patto di attivazione digitale. Il PAD, in buona sostanza, è la chiave d’accesso che consentirà ai centri per l’impiego di prepararti il Patto di servizio personalizzato.
Il Patto di servizio personalizzato conterrà le attività in linea al tuo profilo e all’eventuale potenziamento delle competenze. In più, attraverso il patto di servizio potrai avere sempre sotto controllo tutte le offerte di lavoro in linea con il tuo profilo.
Dove si sottoscrive il Patto di servizio personalizzato? Direttamente al centro per l’impiego che potrà convocarti:
- via email
- tramite messaggistica telefonica